Come combattere la desertificazione: i progetti contro l’erosione del suolo

Un esempio emblematico è la figura di Yacouba Sawadogo: originario del Burkina Faso, l'agricoltore ottantenne ha mostrato coraggio e determinazione nel voler contrastare il fenomeno della desertificazione. Yacouba ha tentato di ottimizzare la tecnica delle fosse Zai: recandosi in terreni non più fertili, ha riempito le buche di foglie ed escrementi per stimolare la riproduzione delle termiti.

Anche l'Italia è sempre più arida. Secondo l'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), il 28% del territorio è a rischio degrado. I fenomeni legati all'erosione sono diffusi principalmente nelle regioni del Sud e del
Centro, ma interessano anche alcuni territori del Nord. In Sicilia, circa il 70% della superficie presenta un grado medio-alto di vulnerabilità ambientale, seguita da Molise, Puglia e Basilicata.
Come proteggere il pianeta dall'erosione del suolo? Una delle soluzioni più efficaci per prevenire la desertificazione e invertire la rotta è migliorare le pratiche agricole e di allevamento, adottando misure green e atteggiamenti sostenibili. Tra questi, le due tecniche più gettonate al momento sono la piantumazione e l'agroecologia: la prima porta zone d'ombra e accumulo di umidità nelle zone aride, mentre la seconda vuole ripensare i principi dell'agricoltura sostenibile tramite il riciclaggio della biomassa.

Con la Convenzione contro la desertificazione (UNCCD), le Nazioni Unite si impegnano a raggiungere obiettivi di neutralità del degrado del suolo. Tra le misure previste, le più importanti riguardano la collaborazione con le piccole aziende e gli agricoltori per diminuire il consumo idrico, preservare la fertilità dei terreni coltivabili e riparare quelli degradati. Tra le iniziative promosse dall'UNCCD, la Great Green Wall Initiative ha l'obiettivo di ripristinare 100 milioni di ettari in 20 Paesi africani entro il 2030.
