Incendi boschivi: come prevenirli?

Dal momento che in un bosco il materiale combustibile è rappresentato dalla vegetazione presente che, in funzione delle varie condizioni atmosferiche, può prendere fuoco più o meno facilmente (nella stagione secca ad esempio), è importante prendere poche semplice accortezze per evitare conseguenze catastrofiche.

Tanto per cominciare può evitare d'essere motivo diretto o indiretto di un incendio prendendo semplici accortezze:

  • non parcheggiare l'automobile a contatto con l'erba secca: il calore della marmitta può innescare un incendio.
  • non abbandonare rifiuti sul terreno, perché facilmente infiammabili, riponeteli negli appositi contenitori;
  • non gettare mai i mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi; possono incendiare l'erba secca

Gli incendi che in questo periodo vengono appiccati in molte zone d'Italia, soprattutto nelle regioni del Sud, non sono però imputabili a piromani, se non in una percentuale molto piccola. La piromania è infatti un disturbo patologico, riconosciuto dal DSM, il Manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali.

    Come indicato dalla Protezione Civile, chi appicca incendi dolosi lo fa per interesse economico, per esempio per "utilizzare l'area distrutta dal fuoco per soddisfare interessi legati alla speculazione edilizia, al bracconaggio, o per ampliare le superfici coltivabili". L'altra motivazione è di rivendicazione criminale quindi come forma di protesta o vendetta.
  • Nei mesi più caldi non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, le stoppie, la paglia o altri residui agricoli. In pochi minuti potrebbe sfuggirti il controllo del fuoco.
  • non accendere falò e fuochi nei boschi durante le scampagnate e non abbandonare mai il fuoco e prima di andare via accertati che sia completamente spento;  

«Prima di tutto, i responsabili degli incendi devono essere scoperti, identificati e denunciati. Ma le indagini sono molto difficili, anche perché il fuoco si accende in un istante e brucia tutto, compresi i possibili indizi. Nei rari casi in cui gli inquirenti sono talmente bravi da trovare prove certe, poi bisogna fare i processi, con tre gradi di giudizio, e arrivare a una condanna definitiva prima della scadenza dei termini di prescrizione: in Italia, per i reati ambientali, è un'impresa quasi impossibile. Quindi i condannati sono pochissimi. 

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